mercoledì 30 gennaio 2008

Be with you


In questi giorni la nostalgia è diventata fortissima: non è passato nemmeno un anno dall'ultimo viaggio in Giappone, eppure mi capita spesso di aver bisogno di sentire intorno a me l'atmosfera che si prova a Tokyo, di respirare quell'aria.
Là quasi sempre l'aria profuma di cibo e di buono.
Il primo palliativo è stato andare a pranzo in uno dei due nostri ristoranti giapponesi preferiti, piccino e accogliente, dove si possono sfogliare le riviste e fare due chiacchiere con la ragazza che sta alla cassa e che condivide la stessa nostalgia di casa.
Il secondo è stato, nel caldo del piumone, dar fondo a tutto l'arsenale di film giapponesi che avessi a disposizione, tra cui "Be with You".
E' incredibile come i giapponesi riescano a trattare con delicatezza qualsasi cosa, anche un argomento triste.
Anzi, a maggior ragione un argomento triste: per noi europei, il dolore è sempre qualcosa di spettacolare, di crudo; quasi che in questo modo potesse restare più impresso.
Questo film invece è talmente leggero da far commuovere e sorridere al tempo stesso, come una bella fotografia che ti consegna tutte le sensazioni che l'hanno generata, senza bisogno di dire una parola.

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