martedì 14 luglio 2009

Ora di punta


Toccata e fuga a Tokyo, per restare più tempo possibile a Tokamachi: una notte soltanto ed una giornata per gli acquisti da grande città.
Puntello fissato con i due compagni di viaggio (Hatanaka San - regista e Mouri San - produttore del film) alle 20 in una stazione poco lontano da Shibuya, dove avrei dovuto comprare un paio di cose da Tokyu Hands.... quindi perché fare due volte la strada, una volta per le compere e una con i bagagli?
Tanto a Shibuya c'e' il deposito!

Errore.

O meglio, il deposito c'e' -una volta che lo trovi- peccato che non ci sia un buco libero... in più sono le 18 di venerdì sera, tutti escono dal lavoro e si riversano nelle strade già affollate di per se' in qualunque ora del giorno.
Io ho zaino da viaggio, la valigiona che supera i 20 kg e per non farsi mancare niente anche qualcosa che nello scorso viaggio non ero riuscita a portare a casa.
Ma non posso abbandonare l'idea di andare da Tokyu Hands, sarebbe un tradimento alla tradizione... quindi comincio a spingere la mia valigia, infastidendo visibilmente i più.

Fa un caldo inenarrabile: 30 gradi, umidità al 90%, ma non piove.
La stagione monsonica e' tremenda.

Raggiungo il grande magazzino, che non e' mai immediato da trovare e  per giunta in una strada in salita, alla cassa prendono in consegna la mia valigia e sono libera di salire al piano B2 a cercare quello che mi serve... peccato che non ci sia più.

Io ci ho provato. 
Riprendo la mia valigia e torno alla fermata della stazione, probabilmente con aria un po' sconsolata perché una signora mi chiede se abbia bisogno di una mano.

La scoperta peggiore pero' devo ancora farla: devo ancora varcare i tornelli della metro e accorgermi che da quell'ingresso non c'e' nessun ascensore.
Se non fosse stato per un angelo americano che ha preso la mia valigia e l'ha portata su per due rampe di scale, non so come avrei fatto... ecco qui il sito di Samm Bennett, musicista provvidenziale!


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