
Qui da soli non e' la stessa cosa.
Scendere dall'aereo a Narita, prendere il treno e passare per le campagne vendendo i primi operai giapponesi al lavoro non e' mica divertente alla stessa maniera, se non puoi commentare con nessuno.
La prima impressione e che questo viaggio sara' silenzioso.
Prima di prendere il treno per Shinagawa mi e' comparso davanti Starbucks e mi sono fermata doverosamente per il primo bollene Maccha Tea Milk del viaggio.
Da sola mi sono detta che era proprio quello che ci voleva come bentornata e quindi, valigia da una parte e latte al te' verde dall'altra, sono andata verso il binario.
Da sola mi sono detta che era proprio quello che ci voleva come bentornata e quindi, valigia da una parte e latte al te' verde dall'altra, sono andata verso il binario.
Peccato che mi ero scordata che in stazione non esistono i cestini per paura degli attentati e quindi sono dovuta tornare indietro per buttare il bicchiere.
Qui a casa e' tutto uguale, a parte un enorme e nuovo televisore con una definizione che in Italia non ci immaginiamo nemmeno, un nuovo forno e una foto mia tra le foto di famiglia sul mobile della sala.
Immaginatevi la mia reazione quando l'ho vista.
Il cane, dopo 2 anni di assenza, ancora si ricorda di me e non ha ancora finito di farmi le feste....e a dirla tutta nemmeno allo spazzolino che mi ha rubato dalla camera.
Ma la doccia, la doccia me la ero dimenticata.
Lo sgabello, il catino e la salvietta da legare in testa erano sempre allo stesso posto.
E' stato il momento piu' bello: i cinque secondi che sono bastati a riempire il bagno di vapore e la secchiata d'acqua bollente rovesciata sulla testa non hanno avuto rivali.