giovedì 28 agosto 2008

Il destino è nel nome


...non ci avevo mai creduto granchè, ma dopo quello che è successo in Olanda ho cambiato idea.
Non avevo mai pensato che il mio nome potesse avere per me un qualche significato particolare, anche perchè mi ero sempre e solo fermata al "significato"; non avevo mai pensato alla situazione in cui era stato scelto.

Tutto è cominciato messo piedo in Olanda per fotografare il matrimonio di Emi e Remco: amore, amore a prima vista.
Con le persone, i posti, gli animali.
Tre giorni che sono sembrati tre mesi, in cui ho trovato una famiglia cosmopolita che mi ha accolto a braccia aperte come fossi figlia loro.
Mi veniva da parlar loro in italiano, e loro mi rispondevano in olandese... e non perchè ci capissimo, ma perchè semplicemente ero di casa.
In macchina sedevo dietro con il naso appiccicato al finestrino per riempirmi gli ochhi di tutti quegli animali sparsi sui prati verdi.

Parlano con Jan, il padre dello sposo, raccontavo del mio amore per il Giappone e di come fossi stupita che in poche ore l'Olanda, nella mia classifica personale, lo avesse raggiunto.
"Forse perchè hai un nome olandese" mi ha detto.

Già: olandese. E' stato scelto dai miei genitori quando da fidanzati avevano conosciuto una bimba olandese in spiaggia.
"Quando avremo una figlia la chiameremo Karin".

Che poi è anche un nome comune in Giappone.

Che sia questo? Che sia davvero per il mio nome?

1 commento:

Anonimo ha detto...

complimenti alla mamma e al papà per il nome...e complimenti a te per le foto...davvero belle
ciao e buona luce