A volte perché si vedano i frutti di molti sforzi ci vuole tempo.
Ieri mi ha citofonato la vicina di casa chiedendo che dessi qualche ripetizione di matematica a suo nipote: equazioni, disequazioni di secondo grado e sistemi.
Avrei voluto nascondermi... per gli ultimi tre anni di liceo è stata la mia croce nonostante ripetizioni e ore passate su esercizi di cui non riuscivo a svelare il mistero.
Eppure, per spirito di rivalsa o semplice nostalgia, ho accettato.
Mi sono fatta dare i libri del ragazzo (i miei sono rimasti nel bagagliaio della macchina di un mio compagno di liceo, invenduti...) e ho cominciato a riesumare dai cassetti della memoria formule e parole della mia insegnante.
La Bianchi. Se lo sapesse avrebbe le lacrime agli occhi.
Magari la chiamo e glielo dico.
Un pomeriggio (divertente) tra numeri, delta e grafici con parabole approssimative... e il ragazzo ha capito.
Poi ha chiesto "ma un giorno tutto questo mi servirà a qualcosa?"
La Bianchi avrebbe risposto: "L'ultimo giorno di maturità uscirai da quella porta e potrai non riaprire mai più un libro di matematica per tutta la vita, cancellare dalla tua mente ogni traccia del concetto di differenziale, ma quello che studi ora ti apre la testa.
Questa è la palestra".
Intanto i semi di nasturzio stanno già germogliando.
Con una velocità invidiabile.
Ieri mi ha citofonato la vicina di casa chiedendo che dessi qualche ripetizione di matematica a suo nipote: equazioni, disequazioni di secondo grado e sistemi.
Avrei voluto nascondermi... per gli ultimi tre anni di liceo è stata la mia croce nonostante ripetizioni e ore passate su esercizi di cui non riuscivo a svelare il mistero.
Eppure, per spirito di rivalsa o semplice nostalgia, ho accettato.
Mi sono fatta dare i libri del ragazzo (i miei sono rimasti nel bagagliaio della macchina di un mio compagno di liceo, invenduti...) e ho cominciato a riesumare dai cassetti della memoria formule e parole della mia insegnante.
La Bianchi. Se lo sapesse avrebbe le lacrime agli occhi.
Magari la chiamo e glielo dico.
Un pomeriggio (divertente) tra numeri, delta e grafici con parabole approssimative... e il ragazzo ha capito.
Poi ha chiesto "ma un giorno tutto questo mi servirà a qualcosa?"
La Bianchi avrebbe risposto: "L'ultimo giorno di maturità uscirai da quella porta e potrai non riaprire mai più un libro di matematica per tutta la vita, cancellare dalla tua mente ogni traccia del concetto di differenziale, ma quello che studi ora ti apre la testa.
Questa è la palestra".
Intanto i semi di nasturzio stanno già germogliando.
Con una velocità invidiabile.
1 commento:
Matematica che croce -.-
sono al varco anch'io.
maturità quest'anno!
ed io e la matematica per ora viaggiamo su lunghezze d'onda opposte. xD
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