lunedì 31 agosto 2009

Un giorno d'estate anche per noi



Per chi quest'anno non ha visto il mare,
anche una gita di un giorno sul lago d'Orta profuma di vacanza. Amici, macchina fotografica, cd da viaggio ed un sole insperato che ha colorato le case di toni accesi.
Ho pensato che questo posto sarebbe perfetto da visitare con i primi amici giapponesi che capiteranno in Italia: mentre camminavamo per i vicoli di Orta mi immaginavo già cosa avrebbero potuto dire se fossero stati lì con noi.

La gita in barca a San Giulio per me è valsa forse di più dell'isola stessa, disabitata, eccetto il convento, e non troppo ospitale, ma che ci ha regalato un matrimonio scozzese e uno degli abbracci d'amore più romantici che io abbia mai visto:

Il vero motivo della gita è stata la finale mondiale dei fuochi d'artificio, che quest'anno sono stati il sottofondo della mia estate... ma certo che tanta gente così non ce la saremmo mai immaginata: il panino con la salamella della cena è stato una lotta e considerando quanto siamo stati in macchina al ritorno, avremmo potuto tranquillamente andare a vederli anche se fossero stati nelle Marche.

Ma lo spettacolo sul lago ...

lunedì 24 agosto 2009

In un giorno così...


... in cui in realtà non è successo niente di eccezionale, ho pensato che della mia vita non cambierei niente.
Nonostante il lavoro precario, nonostante le mille incertezze, nonostante quello di me che non mi piace, non lo farei nemmeno potendo.

Forse perchè ho avuto la fortuna di aver vissuto delle realtà diverse, la fortuna di aver incontrato persone così distanti da me eppure così vicine e simili, da essere entrate a tutti gli effetti nella mia vita e nelle mie giornate.

Non cambierei nulla anche grazie a quegli amici che conosco da una vita e che, come ieri sera, offrono sempre un posto accogliente dove rifugiarsi tra quattro chiacchiere e qualche bruschetta.

Non lo farei per questa sensazione di essere qui in una parentesi che mi separa dal prossimo viaggio.

Per i giri notturni in vespa attraverso i campi.

Per quello che ho imparato, ovvero che se non vedi, se non scopri, se non prendi posizione, se non sei curioso, se non ascolti, se non chiedi, se non incontri, allora non serve a niente.

Quindi adesso mi vesto ed esco, buona serata a tutti.

giovedì 20 agosto 2009

Diario di qualcosa che nasce


Per riprendere contatto con questa vita italiana ho cominciato a grattare i muri della camera nella casa nuova: gratto via tutti quegli schizzi di calce che li rendono ruvidi, raschio via la vita vecchia per costruircene dentro una nuova.
Gratto e intanto ci parlo, con questi muri... Cerco di ascoltare la mia camera di che colore vorrebbe essere, come sarebbe più naturale disporla.
Immagino il muro che andrà ricostruito per dividerla dal bagno.
Ascolto i rumori di questo posto nuovo che si è fatto scegliere in fretta e guardo felice tutta la luce che riesce a contenere.

martedì 18 agosto 2009

Lights


Passatempo estivo per chi è già tornato in questa città ancora poco popolata o per chi non è ancora partito: di sicuro per chi ha amato il più lungo e complesso Vision Room Escape Game ed attendeva qualcosa di simile... sia in inglese che in 日本語
Buon divertimento!

Cicale



Se ogni stagione ha un suono, quello dell'estate per me è il frinire delle cicale.
E mai ne ho sentite tante tutte insieme come camminando verso il tempio di Tokamachi.

giovedì 13 agosto 2009

ゴールデン街


Quella notte non ho fatto foto, nemmeno una: la macchina era appoggiata sulla mensola un pò precaria di quel locale e non l'ho mai toccata.
Semplicemente, mi sono dimenticata.
O forse, visto che di fronte ad uno scenario del genere era impossibile dimenticarsi, ho scelto per una volta soltanto di godermelo.
Mi sono goduta la visione del barista dai capelli arancioni e l'asciugamano legato sulla fronte per combattere il caldo umido di una notte di agosto a Tokyo, mi sono goduta l'atmosfera intima intorno a quell'unico tavolo intorno a cui era costruito il locale.
Ci si stava in 4, meno di 10 metri quadri, e noi (un regista, un attore, un produttore cinematografico ed una fotografa), col barista l'abbiamo riempito.
Il tempo si è consumato in fretta, tra sigarette al mentolo, Shochu e pensieri un pò più sinceri del solito.
Era qualcosa che non si poteva fotografare.
Una serata perfetta e troppo veloce, tra i vicoli del Goldengai di Shinjuku.

martedì 11 agosto 2009

La terra che trema


Da due giorni sono tornata in Italia e in Giappone la terra ha tremato due volte.
Attaccata al televisore aspetto notizie un pò più precise, ma i servizi sono sempre gli stessi....

Un terremoto di cui nessuno ha parlato, perchè insignificante, una settimana fa mi aveva svegliato nel mio futon, nel cuore della notte: il pavimento tremava, le assi della nostra casa di legno scricchiolavano.
Uno come quello di questa mattina non riesco nemmeno ad immaginarlo.

Mi viene da pensare all'ultimo giorno a Tokamachi, in cui Nobu è venuto a casa a prendermi per portarmi in un santuario Shinto ai piedi di un monte, in cui si sente la natura con i suoi dei.
In macchina abbiamo parlato tanto e mi ha raccontato perchè porti sempre gli anfibi militari, anche sotto lo yukata estivo: "E' dal terremoto di cinque anni fa... con questi posso andare ovunque e aiutare le persone".
L'attuazione nipponica del "Si vis pacem, para bellum".

Vorrei tanto che fosse finita e non ce ne fosse più bisogno.

martedì 4 agosto 2009

The pain I'm used to


Sono gli ultimi due giorni qui a Tokamachi e l'aver consegnato il portfolio ad un direttore di eventi di Tokyo, arrivato qui apposta per incontrarmi, non rappresenta ancora una concreta possibilita' di ritorno.

E' uscito anche il sole, dopo interminabili giorni di pioggia, e di sicuro non mi rendera' piu' facile lasciare questi posti: il verde brillante delle risaie, le case di legno e queste persone che sorridono sempre, che ti parlano anche se non puoi capire, che ti riempiono di regali, che passano il loro giorno di riposo portandoti in giro per le montagne.